Esaminare i pro e i contro del ciuccio equivale, in pratica, ad esaminare i pro e i contro dell’allattamento al seno. In effetti il ciuccio non è altro che un surrogato del seno della mamma, progettato per fornire conforto e tranquillità ma non il cibo: perché a quello ci pensa il biberon!
Ciuccio e biberon sono i due sostituti del seno materno, quindi. Da utilizzare quando non si voglia o si possa allattare, o quando si desideri terminare la fase di allattamento al seno optando per l’allattamento artificiale. Anche in questo caso, per motivi di lavoro, di salute, o per una qualsiasi altra ragione importante.
L’allattamento al seno è, nonostante tutte le scoperte e le nuove tecnologie, tuttora una delle fasi più importanti nella vita del bambino, perché gli fornisce un imprinting di assoluto benessere legato a quella che per molti anni sarà la sua principale figura di riferimento: la mamma.
Il seno della mamma fornisce latte sempre alla giusta temperatura e sterilizzato naturalmente, o meglio dotato di tutte quelle sostanze di cui è ricca la mamma e che difendono il bambino prima dello sviluppo di un suo personale sistema immunitario. Ma non solo: il seno della mamma fornisce anche calore, suoni (l’orecchio del bambino percepisce il battito del cuore e tutti i rumori legati alla fisiologia corporea materna), felicità. L’atto della suzione è il primo atto fisico istintivo del bambino appena nato, ma presto diventa un atto volontario perché sa che al seno della mamma troverà cibo e calore. Troverà la felicità, in pratica, e la sicurezza.
Il ciuccio può fornire solo una sostituzione parziale a tutto questo, ma può essere utilissimo quando per qualche motivo la mamma debba allontanarsi o in casi di grande stress emotivo: per esempio nel caso di traslochi o simili. Il succhietto può anche essere molto comodo quando il bambino riposi male la notte, con brutti sogni o risvegli improvvisi con accessi di pianto (e in questo caso i modelli fosforescenti della MAM sono di grande aiuto, perché il bambino può anche trovarli da solo). Ma andrebbe usato solo al bisogno, e non dovremmo lasciarglielo costantemente, altrimenti avrà verso il ciuccio quell’attaccamento che avrebbe verso la mamma, e che sarebbe del tutto normale.
E’ anche necessario ricordare, soprattutto se sei intenzionata ad allattarlo per diversi mesi, che il ciuccio – così come il biberon – non andrebbe mai dato prima dell’instaurazione completa del meccanismo della suzione al seno. E’ vero che il bambino appena nato possiede istintivamente questo meccanismo, ma è anche vero che sistemi diversi per succhiare (e, nonostante tutti gli avanzamenti tecnologici, sia il ciuccio che il biberon non possono essere succhiati con lo stesso sistema usato per il seno) possono indurre il bambino in confusione e generare problemi anche grandi per un allattamento duraturo.
Perciò e per concludere: il ciuccio è utilissimo e anzi, spesso fondamentale in diversi casi. In particolare la notte la sua grande comodità è manifesta. Ma ricordiamoci che per il primo mese o due l’allattamento al seno dovrebbe essere esclusivo, senza altri ausili. Dormirai un po’ meno, ma vuoi mettere che ricordi meravigliosi avrai, tra qualche anno?